Cosa mangiare in Valtellina: un viaggio culinario dall’antipasto al dolce alla scoperta dei suoi piatti tipici
Per gli amanti del buon cibo una vacanza in Valtellina è un’occasione da non lasciarsi sfuggire. La cucina locale è infatti composta da piatti ricchi e saporiti, ideali per recuperare le energie dopo un’escursione in montagna o prima di partire per una gita sul famoso Trenino del Bernina.
E’ composta principalmente da piatti ipercalorici in cui gli ingredienti principali, oltre al grano saraceno, sono burro e formaggi, presenti praticamente in ogni pietanza. Infatti, fino a qualche decennio fa, gli abitanti della zona erano quasi tutti contadini che avevano bisogno di alimenti sostanziosi per affrontare la vita di montagna.
Nonostante questo, la cucina valtellinese è una delle più gustose che abbia mai mangiato (e se lo dice una schizzinosa come me ti puoi fidare 😉 ) e, con i giusti compromessi, non dovrai fare i conti con la bilancia una volta rientrato a casa.
In questo articolo faremo insieme un viaggio culinario tra i piatti tipici della Valtellina, in cui ti parlerò di tutte le specialità che devi assolutamente provare nei ristoranti della zona.
Piatti tipici Valtellina: cosa mangiare dall’antipasto al dolce
Antipasti: salumi e formaggi
Un pasto tradizionale valtellinese si apre sempre con un tagliere di salumi e formaggi, accompagnati da un bicchiere di vino della casa.
Un prodotto tipico della zona è la slinzega, un salume dall’aspetto simile alla bresaola che si ottiene dalla lavorazione della coscia di bovino. E’ un alimento povero di grassi e dall’alto valore proteico, con un sapore intenso e deciso.
Tra i formaggi invece non possono mancare il bitto e il casera, due specialità valtellinesi che possono vantare il marchio DOP. Il bitto è un formaggio d’alpeggio prodotto con latte vaccino appena munto, con un sapore deciso ed aromatico. Il casera invece è un formaggio a pasta dura dal sapore più delicato che viene utilizzato in molte preparazioni tipiche della zona.
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Primi piatti: pizzoccheri e polenta taragna
I pizzoccheri sono uno dei piatti tipici della Valtellina più conosciuti ed apprezzati. Si tratta di una sorta di tagliatelle preparate con farina di grano saraceno e condite con verza, patate, burro e formaggio, solitamente il casera. Sono considerati il piatto simbolo della tradizione gastronomica valtellinese tanto che nel 2002 è stata fondata l’Accademia del Pizzocchero, un’organizzazione nata per tutelare questa specialità. L’Accademia ha sede a Teglio, un piccolo borgo dell’Alta Valtellina dove troverai diversi ristoranti in cui gustare un buon piatto di pizzoccheri preparati secondo la ricetta originale.
La polenta invece è una pietanza a base di farina di mais e acqua. La variante tipica di questa zona è la polenta taragna, preparata aggiungendo del grano saraceno all’impasto e insaporita con burro e casera.
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Secondi piatti: taroz, sciatt e chisciöi
Dopo una bella porzione di polenta o pizzoccheri è il momento di provare uno dei secondi piatti tipici in Valtellina.
I più famosi sono sicuramente gli sciatt, delle deliziose polpettine preparate con farina di grano saraceno e ripiene di formaggio filante. Possono essere servite anche come antipasto accompagnate da un tagliere di salumi e/o formaggi.
I chisciöi, invece, sono formati dallo stesso impasto degli sciatt ma vengono cucinati sotto forma di frittelle. Di solito vengono serviti accompagnati da insalata o altra verdura di stagione.
Se sciatt e chisciöi ti sembrano troppo pesanti puoi ordinare un taroz, un puré di patate a cui vengono aggiunti fagiolini, burro, cipolla e l’immancabile casera.
Piatti tipici in Valtellina: dolci e liquori
Dopo aver gustato un pranzo tipico valtellinese difficilmente avrai spazio per il dolce, ma se così non fosse chiedi della bisciola. Si tratta di un pane ripieno di uvetta e frutta secca, con una consistenza simile a quella del panettone.
Finito di mangiare ti consiglio di ordinare un bicchiere di taneda, un amaro ottenuto dalle foglie di achillea moscata (chiamata taneda in dialetto bormino). Questo liquore è famoso per le sue propietà digestive e viene servito solitamente a fine pasto.
Un’alternativa al taneda è il braulio, un distillato di erbe inventato agli inizi dell’800 da un farmacista di Bormio. La ricetta è ancora oggi segreta e, delle tredici erbe che lo compongono, ne sono note solo quattro: achillea moscata, assenzio, bacche di ginepro e radici di genziana.
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Ristoranti dove mangiare tipico in Valtellina
Dopo averti fatto venire l’acquolina in bocca, voglio darti qualche indicazione sui ristoranti migliori dove provare i deliziosi piatti tipici della Valtellina e scoprire le origini delle specialità valtellinesi.
Se vuoi assaggiare dei pizzoccheri preparati secondo la ricetta tradizionale ti consiglio il ristorante San Pietro a Teglio. La qualità del cibo è davvero ottima e il prezzo onesto (io ci sono stata con il mio compagno e una nostra amica e abbiamo pagato 80 euro in tre per un pranzo completo). Oltre ai pizzoccheri, ti consiglio di ordinare i loro deliziosi sciatt come antipasto.
Se invece ti trovi dalle parti di Bormio, ti segnalo la trattoria Vecchia Combo. Si trova in una zona tranquilla appena fuori dal centro e qui potrai gustare un eccellente pranzo a base di specialità valtellinesi. E’ uno dei più ristoranti più rinomati della zona, quindi ti conviene prenotare con qualche giorno d’anticipo per essere sicuro di trovare posto.
Eccoci alla fine di questo viaggio culinario tra le specialità valtellinesi. Spero di averti dato qualche golosa idea su cosa mangiare in Valtellina durante la tua vacanza. Fammi sapere nei commenti se hai mai assaggiato uno di questi piatti o quale ti ispira di più.
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