Come organizzare una visita alle Batu Caves, il famoso complesso di templi induisti nella periferia di Kuala Lumpur
Le Batu Caves sono una destinazione super gettonata tra i turisti in visita nella capitale malese.
Si tratta di un complesso di rocce calcaree situate sulle colline alla periferia di Kuala Lumpur, in cui è stato ricavato uno dei più grandi e popolari santuari hindù al di fuori dell’India.
La loro popolarità è cresciuta a dismisura negli anni rendendole praticamente una tappa obbligata, specie per chi è alla ricerca dello scatto perfetto da postare sui social. Infatti la sua bellissima scalinata colorata con l’imponente statua in oro di Lord Murugan alta quasi 43 metri è attualmente uno dei luoghi più instagrammabili della città.
Dopo averle viste di persona, posso confermare che tutta questa fama è assolutamente meritata. La visita a queste meravigliose grotte è stato sicuramente uno dei momenti più belli del viaggio in Malesia e Singapore fatto insieme a mio marito e alle nostre figlie.
Breve storia delle Batu Caves
La storia di queste caverne inizia già nel 1860, quando alcuni coloni cinesi iniziarono ad usarle per l’estrazione di guano da usare come fertilizzante. Il loro ritrovamento ufficiale avvenne però nel 1878 ad opera di un naturalista americano di nome William Hornaday.
Circa 10 anni più tardi alcuni dignitari indiani locali ebbero l’idea di trasformarle in luogo di culto. Così costruirono all’interno della grotta più grande un tempio dedicato a Lord Murugan, il dio della guerra indiano.
Nel 1892 le grotte di Batu divennero la sede del Thaipusam Festival, un’importante celebrazione induista che richiama fedeli da tutto il mondo.
Organizzazione del santuario
Come ti ho già accennato, le Batu Caves sono formate da diverse grotte.
La principale si trova in cima ai 272 gradini che compongono la caratteristica scalinata per accedere al santuario ed è chiamata Temple Cave. La caverna è davvero enorme, infatti misura 100 metri nella sua parte più alta ed è lunga circa 80 metri.
Addentrandosi nella grotta e salendo per un’altra rampa di scale si arriva al tempio Subramaniar Swamy, dedicato alle divinità hindù Rama e Lord Murugan.
Questa parte della grotta è particolarmente suggestiva grazie alle alte pareti rocciose e ad un’apertura sul soffitto da cui filtra la luce del sole, che permette di apprezzare meglio le meravigliose decorazioni del luogo.
Nei pressi della Temple Cave si trova anche l’entrata alla Dark Cave. Si tratta di una caverna di ben 2 chilometri ricoperta di formazioni rocciose, dove si annidano rari esemplari di ragni e pipistrelli. Purtroppo la grotta è chiusa da diverso tempo e attualmente non ci sono informazioni su quando verrà riaperta al pubblico.
Ai piedi della scalinata si trova invece il complesso Cave Villa, formato dalla Art Gallery Cave e della Museum Cave. Al loro interno sono custoditi statue e dipinti sulla vita di Lord Murugan e sulla mitologia hindù, oltre ad un’espozione di animali esotici.
Noi abbiamo deciso di evitare anche questo complesso soprattutto a causa delle recensioni trovate online sulle pessime condizioni in cui vengono tenuti gli animali.
Come arrivare alle Batu Caves
Il modo più veloce per raggiungere le grotte di Batu è ricorrere a Grab, il comodo servizio taxi usato in tutta l’Asia.
Il sito si trova infatti ad appena 15 minuti di strada dal centro di Kuala Lumpur e il costo medio per una corsa è di circa 10 RM (2 euro). L’autista ti lascerà vicino all’entrata principale, dove si trovano i parcheggi per le macchine e i bus.
Se invece hai voglia di un’esperienza più local, puoi raggiungere le grotte di Batu con il treno Komuter. Il treno parte dalla Sentral Station di Kuala Lumpur e il viaggio dura circa 30 minuti. Il costo del viaggio di sola andata è di circa 2 RM (50 centesimi). La stazione di arrivo si trova a pochi metri dall’entrata principale.
Sul sito ufficiale delle ferrovie malesi puoi controllare gli orari aggiornati del treno.
Guida alla visita delle grotte di Batu
Orari e costi d’ingresso
Le Batu Caves sono aperte tutti i giorni dalle 7 alle 21.
L’ingresso alla grotta principale ed ai templi è gratuito, mentre per entrare nel complesso di Cave Villa bisogna pagare un biglietto di 5 RM.
Quando andare
Se vuoi evitare folla, caldo e umidità il modo migliore è organizzare la visita durante un giorno della settimana e arrivare la mattina presto.
Se invece vuoi unirti ai fedeli che raggiungono il sito per rendere omaggio alle divinità e magari osservare da vicino delle celebrazioni induiste, meglio arrivare nel weekend.
Il primo mattino ti permetterà anche di evitare l’incontro con la famosa gang di macachi che, dopo un certo orario, prende possesso della zona.
Come tutte le scimmie abituate all’uomo non sono aggressive, a meno che non vengano provocate, ma alla vista del cibo perdono completamente il loro contegno. Durnate la discesa ho visto personalmente un macaco abbastanza grosso “interagire” con una certa veemenza con un signore indiano per impadronirsi di un panino.
Per evitare problemi con le scimmie alle Batu Caves ti basterà seguire delle semplici regole:
- metti tutti gli oggetti che potrebbero afferrare all’interno di uno zaino e fai sempre attenzione, hanno la mano lesta
- non portare con te del cibo perchè potrebbero sentirne l’odore e provare a rubarlo. Se proprio non puoi farne a meno, evita come la peste di tenerlo a vista. Se vuoi fare un’offerta alla divinità, una volta arrivato in coma troverai dei chioschi dove potrai comprare fiori e frutta.
- non guardarle direttamente negli occhi, potrebbero interpretarlo come un gesto di sfida
Come vestirsi per entrare alle Batu Caves
Per affrontare più agevolmente la salita, vestiti comodo e indossa preferibilmente delle scarpe chiuse perchè i gradini sono spesso scivolosi per via della pioggia e ricoperti dalle deiezioni degli animali.
Porta con te anche dei calzini di ricambio se vuoi visitare i templi all’interno delle grotte, perchè per entrare dovrai toglierti le scarpe.
Trattandosi di un tempio, ricordati di indossare abiti non troppo scollati che coprano spalle e gambe. Prima di accedere alle scale troverai infatti delle donne che controllano l’outfit dei turisti per verificare che sia idoneo. Se così non fosse, verrai invitato ad acquistare dei sarong per coprire le parti in vista a dei chioschi a lato dell’entrata al costo di 15 RM (circa 3 euro).
In realtà il controllo è molto random e mi è parso più un modo per racimolare qualche soldo extra. Infatti ho notato persone accedere al tempio in shorts e canotta, mentre io venivo fermata perchè indossavo dei pantaloncini che arrivavano appena sopra al ginocchio.
Queste erano le mie impressioni e miei consigli sulle Batu Caves di Kuala Lumpur. E tu hai avuto il piacere di visitare qualche luogo simile durante i tuoi viaggi? Fammelo sapere lasciando un commento.