Il racconto del primo interrail in Spagna di Fiorella, autrice del blog Cronache di viaggi, tra cultura, tradizioni e buon cibo
Con questo articolo riprendo finalmente la rubrica dedicata alle esperienze interrail di appassionati viaggiatori in giro per l’Europa, di cui puoi trovare tutti i racconti a questo link.
La volta scorsa avevamo raccontato la storia di Maria e del suo interrail tra Francia e Lussemburgo. Oggi ho deciso di dare il benvenuto a Fiorella del blog Cronache di viaggi che ha scelto di condividere con noi il suo primo interrail tra le città costiere della Spagna.
Quasi tutti gli interrailers scelgono di visitare più paesi insieme, ma anche girare in treno un solo stato ha i suoi lati positivi. Infatti ti permetterà di immergerti appieno nella cultura locale, di percorrere itinerari meno turistici e, perchè no, di fare pratica con una lingua che stai imparando, proprio come è successo a Fiorella. Ma lasciamo che sia lei a raccontarcelo.
Come è nata l’idea di fare un interrail?
Quando ho iniziato a progettare il mio primo Interrail avevo ventidue anni. Era da molto tempo che sognavo di partire per un viaggio a più tappe in Europa, ma per motivi di tempo e per rimanere fedele al mio stile di viaggio ‘lento’ ho finito col concentrarmi su un paese soltanto: la Spagna. Credo che questo in realtà abbia giovato molto alla qualità del mio viaggio.
Per come sono fatta io, perché questo è ciò che mi piace: avere il tempo di sentire mio un luogo, trovarci qualcosa che mi affascina e che mi ci faccia sentire a casa. Tanto meglio se in questo tempo di ‘stallo’ ho anche l’opportunità di ritrovare qualche vecchia conoscenza locale e scambiare due impressioni che vadano oltre la mia prospettiva. In questo modo trovo che il viaggio si arricchisca molto di più!
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Perchè hai scelto la Spagna e qual è stato il tuo itinerario
Tornando al nostro Interrail, io e un’amica abbiamo colto l’occasione per visitare insieme alcune città della costa orientale spagnola. Complice la presenza di un’altra nostra amicizia in Spagna, abbiamo disegnato un itinerario di 8 giorni adatto a questa occasione, toccando mete bellissime come Barcellona, Tarragona, Valencia e Madrid.
Destino ha voluto che il mio primo viaggio da sola l’abbia fatto proprio in questo paese! Nutro un particolare legame con alcuni amici e amiche spagnoli/e, con la loro cultura fatta di calore e accoglienza, e la loro lingua affascinante e turbinosa.
Dopo una toccata e fuga nel lontano 2010, non vedevo l’ora di ripetere e ampliare l’esperienza. Volevo vedere con i miei occhi le creazioni di Gaudì e Goya, ritrovare vecchi amici e tornare a fare scorpacciate di ottimo cibo spagnolo!
Oltre a questo devo ammettere che la Spagna ha sempre esercitato un forte fascino su di me fin da quando andavo a scuola. Tra le lingue che ho studiato mancava lo spagnolo. Ma c’era qualcosa nel ritmo e nella musicalità di questa lingua che mi incantava, ormai ne avevo fatto una questione di principio impararlo. Avevo bisogno di immergermi in un’atmosfera full-Spanish per imparare a parlarlo. Quale miglior modo se non andare proprio in Spagna?
Cosa hai imparato da questa esperienza?
L’Interrail è per sua natura un viaggio itinerante, dove ci si sposta molto spesso. Bisogna quindi essere pronti a cambiare location potenzialmente ogni giorno. In realtà non è stato il mio caso: nonostante abbia toccato più tappe, mi interessava la qualità della visita, non il numero di quelle accumulate, ma è una libera scelta. Quindi è sicuramente un viaggio adatto a persone dinamiche!
Inoltre, causa gli spostamenti frequenti si finisce col passare tanto tempo sui mezzi di trasporto: a me piace molto viaggiare in treno e l’ho usato spesso, insieme all’autobus, per spostarmi in Spagna. Ma magari non per tutti risulta altrettanto piacevole.
Penso che questo tipo di viaggio richieda anche una certa flessibilità nell’adattare i propri programmi in base agli spostamenti fattibili. Muovendosi via terra le distanze percorribili sono senz’altro ridotte rispetto a quelle che si possono coprire con un volo e occupano anche più tempo.
Il mio consiglio è quindi di informarsi in anticipo su come arrivare da un posto ad un altro, fare le opportune valutazioni in base al proprio interesse e armarsi di tanto spirito d’adattamento.
È un’esperienza formativa e di vita, sono convinta che ripaghi in pieno!
Spero che l’esperienza di Fiorella ti abbia dimostrato che anche un interrail in un solo paese può essere un’esperienza indimenticabile. Tornerò presto a raccontarti le storie di altri viaggiatori che hanno scelto il treno per i loro viaggi in Europa.
Per dubbi o domande, la sezione commenti è a tua disposizione.
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