Diario di bordo del nostro viaggio in Malesia e Singapore con bambini, tra templi, scimmie e notti in treno nella giungla
Visitare l’Asia insieme alla mia famiglia era il mio sogno nel cassetto. Finalmente quest’anno i piani astrali si sono congiunti permettendoci di partire per il nostro primo grande viaggio oltre i confini del vecchio continente.
Potendo avere due settimane libere di fila solo in Agosto, la scelta è ricaduta su un viaggio in Malesia e Singapore. Infatti, al contrario di altri paesi asiatici, il clima in estate non è troppo afoso nè sferzato dai monsoni, perfetto per le nostre esigenze.
Il nostro itinerario di due settimane ci ha portato da Singapore a Kuala Lumpur, passando per le bellissime isole Perhentian, ed è terminato con uno scalo di 20 ore nella lussuosa Dubai.
Durante il viaggio abbiamo visitato templi e santuari, assaggiato cibi deliziosi, viaggiato su un treno in mezzo alla giungla, attraversato il mare aperto su una barca di pescatori e osservato da vicino tantissimi animali selvatici.
Ovviamente ci sono stati anche dei momenti difficili, ma nonostante tutto il bagaglio di ricordi ed emozioni che abbiamo portato a casa è valso tutte le fatiche.
Qui di seguito troverai il racconto del nostro viaggio (disavventure incluse) organizzato in autonomia dalla medesima e le tappe che abbiamo seguito.
Viaggio in Malesia e Singapore: da Milano a Singapore (14-18 Agosto)
Il nostro viaggio in Malesia e Singapore è iniziato con un volo Etihad in partenza da Milano Malpensa alle 10 del mattino. Dopo uno scalo di tre ore ad Abu Dhabi siamo saliti sul nostro pimo volo notturno.
Eravamo spaventati all’idea che le bambine non riuscissero a prendere sonno, invece è stato più semplice del previsto. Gemma, che all’epoca del viaggio aveva 11 mesi, non ha potuto usare la culla, ma ha dormito tranquillamente tutta la notte in braccio al papà. Ambra invece ha avuto la fortuna di avere un posto vuoto accanto al suo, così ha potuto sdraiarsi e riposare comodamente. Gli unici che non hanno chiuso occhio siamo stati ovviamente io e mio marito.
La mattina del 15 Agosto siamo finalmente atterrati all’aeroporto Changi di Singapore, uno dei più belli del mondo. Al suo interno ci sono diverse attività per intrattenere i turisti come un cinema 3D, diversi giardini botanici e aeree gioco per i bambini. Noi ci siamo limitati a vedere la cascata tropicale e a concederci un giretto sullo Skytrain, il trenino gratuito che trasporta i visitatori ai vari terminal.
Infine abbiamo preso la metro per raggiungere il nostro alloggio, il Summer View Hotel in Bencoleen Street, in cui ci siamo trovati benissimo. L’hotel si trova in una posizione ottimale per raggiungere a piedi sia il quartiere arabo che quello indiano. Inoltre nelle sue vicinanze ci sono anche tre fermate della metropolitana, con cui raggiungere ogni angolo della città. La nostra stanza, una tripla senza finestre, era pulitissima, completa di bollitore e di una fornitura di tre bottigliette d’acqua al giorno.
L’hotel si trova anche a pochi passi dal Fortune Centre, una food court famosa per i suoi ristoranti vegetariani, dove si può trovare anche del delizioso cibo tipico. Qui abbiamo assaggiato per la prima volta il kaya toast, la colazione tradizionale di Singapore, che con la sua dolcezza ha conquistato tutta la famiglia.
Sempre in uno dei locali del Fortune Centre, abbiamo avuto la nostra prima esperienza con il durian, il frutto dall’odore nauseante che inspiegabilmente è tanto amato nei paesi asiatici. L’abbiamo provato sottoforma di dessert nella versione cendol (un tipico dolce malese a base di fagioli atzuki, latte di cocco e gelatina di pandan) ma il sapore dolce non è bastato per guadagnarsi il nostro apprezzamento.
LEGGI ANCHE:
- COME ORGANIZZARE UN VIAGGIO A SINGAPORE FAI DA TE
- SINGAPORE CON BAMBINI, COSA NON PERDERE CON I PIÙ PICCOLI
Jungle Train e Isole Perhentian (18-23 Agosto)
Abbiamo trascorso tre fantastici giorni a Singapore perdendoci tra templi e grattacieli e ammirando la rigogliosa vegetazione tropicale che si fonde con il paesaggio urbano. Se vuoi sapere nel dettaglio cosa abbiamo visto, leggi l’articolo su cosa vedere a Singapore in 3 giorni.
L’ultimo giorno abbiamo preso il nostro primo Grab per raggiungere la stazione di frontiera di Woodlands e continuare il nostro viaggio in Malesia e Singapore. Per fare le cose per bene avevamo scelto un’auto Grab Family, un servizio esclusivo del paese che permette di prenotare macchine con sistemi di ritenuta adatti per bambini fino ai 7 anni.
Purtroppo la corsa non è andata come ci aspettavamo. L’autista che ci ha raggiunti aveva palesemente la luna storta e ci ha caricati senza permetterci di usare i seggiolini per le bambine, che tra l’altro erano già montati sul veicolo. Io e Mirko avremmo voluto protestare, ma temendo che l’autista ci lasciasse a piedi abbiamo preferito lasciar correre.
Arrivati in stazione abbiamo atteso per quasi due ore ore lo Shuttle Tebrau, il treno transfrontaliero che arriva alla stazione di Johor Bharu, in Malesia. Abbiamo preferito arrivare prima per avere il tempo di orientarci e di passare tutti i controlli di frontiera necessari per lasciare il paese.
Se vuoi sapere dove acquistare i biglietti e cosa aspettarti durante i vari checkpoint da affrontare, leggi il mio articolo su come andare da Singapore alla Malesia in treno.
Una volta arrivati alla stazione di Johor Bharu, abbiamo comprato una SIM locale e prelevato un po’ di contanti prima di salire sul Jungle Train. Questo è l’unico treno notturno della Malesia e deve il suo nome al fatto che buona parte del tracciato attraversa la giungla. Il viaggio è stato meraviglioso, anche se molto meno rilassante del previsto.
Intorno a mezzogiorno siamo scesi alla stazione di Tanah Merah per raggiungere il porto di Kuala Besut ed imbarcarci per le isole. Dopo un’ora di viaggio in mare aperto su una barchetta di pescatorii, siamo finalmente attraccati sull’isola di Besar.
Le isole Perhentian sono un vero paradiso terrestre con spiagge di corallo ed acque limpidissime, in cui ammirare pesci e altri animali marini a pochi metri dalla riva.
Sono un luogo ideale anche per fare incontri ravvicinati con diverse specie di animali come scimmie, tartarughe marine, scoiattoli e varani. Questi ultimi erano abbastanza presenti nel periodo del nostro soggiorno (ne abbiamo avvistati almeno 3 in pochi giorni) ed erano il terrore di Ambra, che si rifiutava di andare da sola da qualsiasi parte per paura di trovarseli davanti.
Durante i quattro giorni di permanenza siamo stati ospiti del Coral View Island Resort e del Barat Perhentian Resort.
Sul primo hotel non posso che spendere ottime parole sia per la bellezza del posto, sia per la gentilezza dello staff.
Uno dei suoi punti di forza è la meravigliosa vista sul mare che si ha dal ristorante, dove tutti i giorni scoiattoli e altri animali facevano capolino per cercare qualcosa da sgraffignare tra i tavoli. Il giorno del nostro arrivo abbiamo visto anche un’intera famiglia di scimmie che camminava sul tetto del ristorante.
Per i bimbi c’è anche un parco giochi acquatico in cui divertirsi tra altalene e scivoli.
Purtroppo non posso parlare altrettanto bene del Barat, che mi ha lasciato molto delusa per i modi approssimativi del personale.
Tra stanze piene di sabbia e pavimenti del ristorante che non venivano puliti quando le scimmie decidevano di usarli come toilette, il colmo lo abbiamo raggiunto quando le receptionist si sono dimenticate di darci i ticket per il trasferimento di ritorno in barca.
Dopo minuti di accesa discussione con lo skipper, che ovviamente si rifiutava di farci salire a bordo, finalmente ad un addetto è venuta la brillante idea di chiamare la reception, che ha confermato il pagamento del servizio.
Viaggio in Malesia e Singapore: Kuala Lumpur (23-26 Agosto)
Dopo aver chiarito l’equivoco, ci siamo di nuovo imbarcati sulla barchetta-razzo per raggiungere la terraferma. Una volta arrivati al molo siamo stati accolti da una sorridente signora di mezza età che ci ha condotti al minivan condiviso che avevamo prenotato sempre tramite il Barat. Fortunatamente questo servizio è stato gestito molto meglio, e in circa un’ora siamo arrivati all’aeroporto di Kota Bharu per prendere il volo interno per Kuala Lumpur.
Purtroppo una volta arrivati in aeroporto la stanchezza accumulata, il cibo piccante e le temperature da congelamento dell’aria condizionata hanno avuto il loro effetto. Oltre a dover lottare con vari disturbi gastrointestinali di cui ti risparmio i dettagli, abbiamo avuto la conferma che le lamentele sui ritardi di AirAsia erano fondate. Infatti il nostro volo, che era già stato posticipato di un’ora, è arrivato con un’ulteriore ora di ritardo.
Atterrati a Kuala Lumpur a tarda serata, eravamo in uno stato talmente pietoso che abbiamo deciso di chiamare un Grab per arrivare al nostro hotel. Il costo è stato di circa 130 myr (27 euro) per l’ora di strada tra l’aeroporto e l’alloggio.
Abbiamo pernottato per tre notti al Lucentia Residence, un complesso di appartamenti di recente costruzione. Il nostro era un grazioso bilocale con vista al 13° piano, dotato di tutto il necessario per un soggiorno confortevole.
All’interno dello stabile sono presenti diversi servizi tra cui un piccolo parco giochi, una sauna, una sala giochi, una per i computer e diverse piscine. Il fiore all’occhiello è però la piscina a sfioro al 35° piano con vista sullo skyline di Kuala Lumpur e pavimento trasparente. A malincuore abbiamo rinunciato a fare il bagno perchè l’acqua era fredda e non eravamo ancora in piena forma.
Il primo giorno a Kuala Lumpur lo abbiamo passato in appartamento a cercare di riprenderci. Il secondo giorno siamo riusciti ad uscire almeno la mattina e la sera per visitare le Batu Caves e vedere lo spettacolo delle fontane danzanti sotto le Petronas Tower.
Dubai e ritorno a casa (26-27 Agosto)
Il 26 Agosto il nostro viaggio in Malesia e Singapore è giunto al termine. Abbiamo quindi lasciato la Malesia con un volo Emirates in direzione Dubai. Una volta atterrati ci siamo diretti subito al nostro hotel, il Premier Inn Dubai International Airport. Anche questa scelta si è rivelata vincente, sia per la sua vicinanza con l’aeroporto sia per il fantastico servizio navetta gratuito attivo h24.
Stanchi morti ma consapevoli che andare a dormire alle 18 non fosse una scelta saggia, siamo usciti con l’intenzione di visitare almeno la zona centrale. Nonostante fosse sera, il termometro segnava ancora 38°C con un tasso di umidità talmente elevato che i vestiti ci si sono incollati addosso appena abbiamo messo il naso fuori dall’hotel.
Per spostarci abbiamo usato l’app Careem, sfruttando la scheda SIM da 1 giga ricevuta in omaggio al controllo passaporti in aeroporto. L’app è abbastanza comoda e intuitiva e funziona praticamente come Grab.
Ci siamo fatti lasciare dal taxi davanti al Burij Khalifa, il grattacielo più alto del mondo. Vederlo dal vivo è stato bellissimo ed impressionante insieme, anche solo alzare lo sguardo fino alla sua cima ci ha fatto venire le vertigini!
Per concludere la serata abbiamo raggiunto il parco per prendere una delle barchette che navigano nella fontana di Dubai. Durante il giro abbiamo avuto la fortuna di assistere ad uno degli spettacoli di luci e musica direttamente dalla barca.
Alla fine abbiamo preso uno dei vari taxi che girano per la città per caricare i turisti (controlla sempre che accendano il tassametro e chiedi se hanno il pos se sei a corto di contanti) e siamo tornati in hotel per la nostra ultima notte in terra straniera.
La mattina dopo abbiamo ripreso la navetta dell’hotel per tornare in aeroporto. Qui ci aspettava il nostro ultimo volo Emirates per Milano Malpensa, che ha messo la parola fine al nostro incredibile viaggio in Malesia e Singapore.
Questo era il racconto del nostro viaggio in famiglia di due settimane tra Malesia e Singapore. Se hai domande o curiosità, non esitare a lasciarmi un commento!