Dormire per la prima volta in ostello può mettere un po’ d’ansia, ma seguendo alcuni consigli di comportamento diventerà un’esperienza indimenticabile.
Quando il mio ragazzo mi ha detto che avremmo dovuto dormire negli ostelli per risparmiare, la mia prima risposta è stata:” Assolutamente no!”.
La sola idea di condividere la camera e altri spazi vitali con estranei, mi metteva addosso un’angoscia pazzesca. Fino a quando non ho avuto la mia prima esperienza in un ostello a Varsavia e mi sono resa conto di quanto i miei pregiudizi fossero infondati.
Ritrovarsi a dormire con persone mai viste, provenienti dalle zone più disparate del mondo, non è stato solo stimolante, ma anche molto divertente. Ho bellissimi ricordi di serate passate con alcuni compagni di stanza a parlare dei nostri viaggi, dei nostri paesi di origine e a scambiarci consigli su cosa fare il giorno successivo.
Perciò, sfatiamo subito un mito: gli ostelli non sono un luogo per giramondo con il pelo sullo stomaco, con lenzuola macchiate e bagni da film dell’orrore. O almeno non tutti. Sono luoghi di incontro, dove convivere e socializzare con altri viaggiatori. E, se sai come comportarti, stare in ostello potrà diventare una delle esperienze più belle della tua vita.
Presentati ai tuoi compagni di stanza
Nonostante non sia un obbligo e non tutti lo facciano, entrare in una camerata con un bel sorriso e presentarsi ai tuoi compagni di stanza ti farà subito guadagnare punti. In più, non è solo un gesto educato, ma è anche un ottimo modo per rompere il ghiaccio e cominciare a prendere confidenza con gli altri.
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Sii amichevole ed educato
Il bello di queste strutture è anche la possibilità di aiutarsi a vicenda. Ad esempio, durante la mia prima esperienza in ostello, ho prestato il mio cellulare ad un uomo malese per poter parlare con sua figlia (il suo glielo avevano rubato a Berlino). Oppure, in un’altra occasione, ho ceduto il mio phon ad una ragazza per asciugarsi i capelli.
Tutti piccoli gesti, che faranno bene agli altri e al tuo karma. Dopotutto, se si è costretti a condividere la camera, tanto vale andare d’accordo.
Se vuoi dormire in un ostello, non isolarti
Se il tuo vicino di letto sta cercando di intavolare una conversazione, non è carino spegnere i suoi tentativi mugugnando un “I’m tired” e ficcarsi le cuffie dell’iphone nelle orecchie. Parlare e condividere esperienze con altri viaggiatori è la parte più bella ed interessante del dormire in un ostello.
Se non sei disposto a farlo, chiediti se non sarebbe meglio prenotare una stanza privata o cercare un albergo economico.
Tieni in ordine le tue cose
Anche se sei un disordinato cronico (come me), quando dormi in una stanza condivisa dovrai sforzarti di tenere le tue cose al loro posto. Gli spazi personali in una camerata sono abbastanza limitati e di certo sparpagliare tutti i tuoi averi in giro, non farà felici i tuoi compagni di stanza e farai fatica a recuperarli al momento del bisogno.
Fidati, ma non troppo
Come recita un famoso detto: fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio. Purtroppo i furti negli ostelli possono capitare, quindi bisogna fare un po’ di attenzione. Molte strutture mettono a disposizione degli ospiti dei lockers o delle cassette di sicurezza, dove riporre gli oggetti di valore. Se non ti fidi, puoi sempre portare con te durante il giorno gli oggetti a cui tieni di più.
Sicuramente i tuoi compagni di stanza saranno tutte persone bravissime, ma si sa, l’occasione fa l’uomo ladro. E in questo caso, non ti conviene forzare gli eventi.
Non disturbare gli altri è una regola d’oro se vuoi dormire in ostello
Altra regola fondamentale per sopravvivere in ostello è rispettare le esigenze dei tuoi compagni di stanza.
Se ad esempio hai voglia di chiaccherare fino a tardi, vai nelle stanze comuni e lascia il dormitorio a chi invece vuole riposare. Oppure, se devi alzarti molto presto al mattino, cerca di prendere le tue cose facendo meno rumore possibile (meglio ancora se prepari tutto la sera prima), non accendere le luci e non metterti a parlare a voce alta.
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Se usi gli spazi comuni, pulisci
Stare in un ostello è come convivere con molti amici in un appartamento molto grande. Ognuno è tenuto a fare la sua parte, per far funzionare bene le cose.
Perciò è fondamentale comportarsi in maniera civile e rispettosa del prossimo. Dimmi, ti piacerebbe ritrovarti il lavello della cucina ingombro di stoviglie, con ancora attaccati gli avanzi di cibo di chi li ha usati? Non credo proprio, soprattutto se sono gli stessi piatti e gli stessi bicchieri che dopo dovrai usare tu.
Avere la mente aperta è fondamentale se vuoi dormire in ostello
A volte stare in una camera condivisa vuol dire sopportare gente con strane abitudini, rumori molesti e odori non sempre gradevoli. Ma anche questo fa parte delle esperienze di vivere in ostello e ci si abitua più in fretta di quanto pensi. Superato il disagio iniziale, vedrai che la strada sarà tutta in discesa.
Inoltre, se sin da piccolo hai sempre condiviso la stanza con fratelli o cugini, l’impatto sarà molto meno traumatico di quel che pensi. Se invece, sei abituato ad avere i tuoi spazi… be, sono sicura che ti abituerai anche a condividerli.
Rispetta le regole e gli orari
Non tutti gli ostelli sono uguali e alcuni hanno delle regole che bisogna rispettare, pena essere cacciati dalla struttura. Alcuni esempi potrebbero essere niente casino dopo una certa ora e rientro ad un orario preciso la sera.
Se non ti piacciono molto le imposizioni, potresti puntare su un party hostel, dove l’atmosfera è più informale e le regole di comportamento meno rigide. Certo è che, in un ambiente del genere, non potrai lamentarti se vieni disturbato dal rumore dei festini dei tuoi vicini di stanza.
Io preferisco strutture più piccole, dove è più facile fare amicizia e c’è meno possibilità di finire in stanza con dei casinari o trovare coda per le docce. Ma è una questione di gusti.
Per scegliere l’ostello giusto, ti consiglio di fare una ricerca preliminare su HostelBookers o Hostelworld e poi leggere qualche recensione su Tripadvisor per farti un’idea sulla qualità della struttura.
Spero che l’articolo ti sia stato utile. E tu hai già fatto delle esperienze in ostello? Se ti va, raccontamele lasciando un commento.
8 comments
Non posso che condividere ogni punto! Personalmente mi capitò a Budapest di soggiornare due notti in un Airbnb e una notte sola in ostello al motto di “dai, ora lavoriamo possiamo permetterci qualcosa in più!”. Morale: la camera prenotata su Airbnb terribile e fatiscente, l’ostello della notte successiva con soli 10€ a notte ci ha regalato un soggiorno spettacolare! E ancora condivido: non isolatevi, mai! Le storie migliori si nascondono lì..
Ciao Fabiana,
sono contenta di sapere che la pensiamo allo stesso modo. Spesso gli ostelli vengono ingiustamente considerati come covi per disperati, invece sono strutture rispettabilissime dove fare incontri che possono essere la svolta decisiva di un viaggio. Bisogna solo essere disposti a mettere da parte i pregiudizi e ad aprirsi agli altri.
Ho letto con curiosità il tuo post perché non ho mai fatto questa esperienza. Penso sia un’esperienza molto carina per fare nuove conoscenze, ma non penso farebbe per me perché faccio molta fatica a dormire persino in hotel se non ci sono silenzio assoluto e buio. Morirei!! Sì, per dormire sono un po’ rompiscatole, lo ammetto!
Ciao Alessandra,
in effetti dormire in ostello, non è cosa per tutti 😀
Noi abbiamo iniziato a frequentarli più per necessità di risparmiare che per fare nuove conoscenze, ma se avessi i tuoi stessi problemi sul dormire penso che non ci sarei più tornata 🙂 Purtroppo quando si alloggia in queste strutture ci si deve un po’(molto) adattare. Comunque non preoccuparti, ognuno ha le sue abitudini per addormentarsi ed è giusto che scelga il posto più adatto per farlo, specialmente in viaggio.
Sono stata in alcuni ostelli che non avevano nulla da invidiare ai boutique hotel, semplicemente oltre alle camere singole offrivano sistemazioni in camerata. A me degli ostelli non piace solo dover essere socievole con tutti, se viaggio da sola mi piace isolarmi e godermi le good vibes del posto 😉
Ciao Paola,
hai proprio ragione, al giorno d’oggi il concetto di ostello si è molto evoluto da quello di sistemazione pulciosa per squattrinati a cui veniva associato negli anni 90 🙂
Sul fatto dell’essere socievole non posso darti torto, ma quando si vive a stretto contatto con altre persone non si può fare altrimenti se si vuole creare un clima di serena convivenza. Però capisco anche che il viaggio è un impulso che parte innanzitutto da dentro, quindi ci sta che uno preferisca goderselo in tranquillità 🙂
Ammetto di non aver mai dormito in un ostello perché sono stata traumatizzata da un sopralluogo in una struttura di Torino. Per un evento che dovevamo organizzare, avremmo dovuto ospitare un gruppo numeroso di persona e con una collega decidemmo di andare a vedere un ostello in centro. Il primo impatto, appena entrate, è stata la puzza terribile di disinfettante industriale misto a verdure bollite. Poi le camerate: enormi, con una fila di letti a castello rossi con coperte marroni e consumate – tipo caserma. Quella è stata la mia unica esperienza e purtroppo da allora ho sempre evitato gli ostelli in viaggio 😉 Ma evidentemente non tutti sono così, quindi chissà, magari prima o poi mi deciderò a provare…
Dopo questo racconto capisco perchè hai deciso di stare alla larga dagli ostelli 🙂 Anch’io all’inizio avevo paura di ritrovarmi davanti uno scenario simile al tuo, ma, per fortuna, ho sempre dormito in strutture molto carine e accoglienti.
Perciò ti posso confermare che la tua è stata solo sfortuna e che ci sono un sacco di ostelli davvero molto validi che ti farebbero cambiare idea, semmai decidessi di riprovarci 🙂